Carbon Credits

I nostri crediti di carbonio sono stati disciplinati sostanzialmente dal Decreto Presidenziale n. 10.828 del 1 ottobre 2021.
Tali crediti vengono rilasciati sulla base di attività legate alla conservazione ed il recupero delle foreste autoctone e dei loro biomi da parte dei proprietari di foreste, o di organizzazioni che preservando la foresta consentono di ottenere benefici quali: la riduzione di gas effetto serra, l’aumento o conservazione dello stock di carbonio, la conservazione di risorse idriche e della biodiversità.
Questa attività nel nostro caso è stata oggetto di un preciso contratto, dove da un lato il proprietario di un’area forestale, censita nel registro generale, ben individuata con
relative particelle catastali, ricevendo un reddito annuale dalla nostra azienda e per tutta la durata del contratto, si obbliga a preservare la suddetta area, evitando cosi ogni potenziale utilizzo dell’area forestale, per altri scopi, ad esempio agricoli (conversione del suolo per produrre soia, o altri prodotti agricoli), o commerciali (disboscamento, vendita di legname, etc).
Al nostro accordo contrattuale partecipa, con autonomo contratto, una società ambientale, anch’essa coinvolta proattivamente nella protezione ambientale, con l’obbligo del monitoraggio, reportistica e verifica annuale, e di redazione di un nuovo inventario forestale garantendo la corretta quantificazione dei crediti di carbonio, sempre soggetto alla convalida dell’ente certificatore e indipendente.
In questo caso i crediti di carbonio vengono generati dall’attività di protezione e conservazione della foresta poiché l’effetto che ad esse consegue è proprio quello di evitare o ridurre l’emissione di carbonio in atmosfera che deriverebbe inevitabilmente da quelle attività agricole, commerciali che il proprietario potrebbe intraprendere per procurarsi un reddito o sostentamento, ma che egli non potrebbe mai avviare, ricevendo già un reddito in cambio di obblighi di protezione, preservazione di quell’area forestale; il credito di carbonio presuppone che vi sia una verifica da parte di un ente certificatore indipendente che attesti e certifichi la quantità di CO2 non emessa e/o ridotta, conseguente a quella attività di preservazione.
Il Credito di carbonio, ai fini della sua efficacia e commercializzazione, deve essere registrato per legge presso un ente designato dalla Banca Centrale del Brasile, che oggi è la B3 (Borsa valori mobiliari di San Paolo): quindi le aziende che intendono compensare le proprie emissioni, possono acquistare questi certificati attraverso la Borsa Valori B3.
La registrazione garantisce sicurezza anche per gli investitori internazionali, ai fondi di investimento i quali possono acquisire i crediti di carbonio così generati, con
l’obiettivo di aumentare l’attenzione verso tematiche ambientali, anche in considerazione dell’uscita del piano Next Generation a livello Europeo.

Qui di seguito alcuni link utili:

https://www.gov.br/mma/pt-br/noticias/governo-federal-lanca-cedula-de-produtor-rural-cpr-verde