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Incendi, deforestazione e land grabbing: tre piaghe in aumento

08 Set

Gli incendi in Amazzonia hanno effetti devastanti anche in termini di rilascio di CO2 nell’ambiente. Se inclusi nel conto della CO2, raddoppierebbero infatti le emissioni della regione – ad affermarlo è la scienziata Ane Alencar dell’IPAM, l’Istituto di Ricerca Ambientale dell’Amazzonia –
gli incendi boschivi sono il risultato dell’azione umana nella regione, ma non sono inclusi nei calcoli ufficiali per l’accordo sul clima.
Gli incendi sono i responsabili dell’80% della deforestazione illegale (WWF, 2019) e favoriscono l’avanzamento del latifondo e la privatizzazione del suolo, anche grazie alla falsificazione dei titoli di terreni di proprietà pubblica.

Il land grabbing è sempre più diffuso
La questione del land grabbing è uno dei temi principali legati alla sostenibilità del territorio brasiliano ed è strettamente collegata al contesto socio-politico degli ultimi anni. Il land grabbing, è il sequestro illegittimo di terreni che aziende, persone, o addirittura governi mettono in atto al fine di controllare le risorse dell’Amazzonia brasiliana (Oxfam, 2017). L’IPAM, ha denunciato che tra il 2016 e il 2020 le aree illegalmente registrate come proprietà rurale privata all’interno delle terre indigene sono aumentate del 55%.

Difendere i territori e la foresta amazzonica è una battaglia che va combattuta su più fronti: quello degli incendi, quello della deforestazione e quello del land grabbing.

Deforestare l’Amazzonia per “sfamare” l’Europa

I consumi di carne da parte delle popolazioni europee determina una continua richiesta e un aumento considerevole delle importazioni. Il trattato UE-Mercosur regolamenta e evidenzia l’andamento degli scambi fra i Paesi dell’America Latina e gli Stati membri dell’UE.
Questa continua “fame” di carne degli europei spiega in parte il problema della deforestazione che in modo brutale e indiscriminato favorisce l’allargamento di territori dedicati a nuovi pascoli per i bovini. Il Brasile è uno dei primi produttori al mondo di carne bovina, con circa 10 milioni di tonnellate di carne all’anno. Circa 12000 di queste vengono esportate in Europa, soprattutto in Gran Bretagna e in Italia.

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